Uno spazio dedicato al Maestro David Garrett,al violinista virtuoso, al giovane che ama il rock.
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Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico. (Niccolò Paganini)

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venerdì 9 agosto 2019

David Garrett il 17 settembre 2019 alla Reggia di Caserta: è già sold out. Riempiamo L'arena di Verona, ora!

E' stata una stupenda sorpresa la seconda data  che David Garrett ha voluto regalare all' Italia!
In tre giorni si è giunti al sold out  per 'Un 'Estate da re' che si svolgerà il 17 settembre all'Aperìa della Reggia di Caserta


L'evento promosso da IMARTS  (cliccare per aprire), in pochissimi giorni è già sold out !
A dimostrazione di quanto l'Italia apprezzi il nostro Artista, sia in veste classica (come saranno quasi tutte le serate di "Un'Estate Da Re" (cliccare per aprire) dal 28 agosto al 29 settembre 2019

QUALCHE NOTIZIA SULLA LOCATION...



L’immenso parco della Reggia di Caserta può vantare una serie di opere di assoluto prestigio. Al suo interno si celano laghi, cascate, giardini e addirittura un piccolo castello circondato da un fossato, in pieno stile medievale. Tra le tante meraviglie spicca l’Aperia, una delle prime opere realizzate durante la costruzione del complesso. Ma a cosa serviva originariamente?

Una cisterna per la Reggia di Caserta

Tra le caratteristiche più spettacolari della Reggia di Caserta merita sicura menzione la famosa via dell’acqua. Un lungo viale abbellito con vasche, canali sotterranei e cascate, impreziosito dall’effetto ottico che è possibile ammirare affacciandosi dal palazzo.

Per alimentare tutto questo Vanvitelli realizzò una delle opere più maestose del Settecento europeo: l’Acquedotto Carolino. Compito di tale meraviglia era (ed è tuttora) trasportare l’acqua necessaria per rifornire le fontane del parco. Circa 40 km di tubature che, con una semplice pendenza, consentono un approvvigionamento continuo alla rete idrica del complesso partendo dalle sorgenti del Fizzo. Ma in caso di guasto o periodi di siccità l’architetto napoletano aveva pronta un’alternativa

Vanvitelli realizzò infatti un’immensa vasca dove immagazzinare una riserva d’acqua piovana per fronteggiare qualsiasi imprevisto. Tale serbatoio si trovava proprio dove è collocata oggi l’aperia, vicino alla cascata che battezza il lungo vialone centrale. L’acquedotto vanvitelliano, tuttavia, si rivelò talmente efficiente da non render necessario l’utilizzo della cisterna. Ma perché il nome aperia allora


Da allevamento per le api a flora: l’evoluzione dell’aperìa

Con l’avvento dei francesi nel Regno di Napoli, la Reggia di Caserta divenne la residenza della nuova reggenza. Diverse modifiche ed interventi investirono il complesso, tra cui la sezione della cisterna. Questa venne trasformata in un allevamento di api per la produzione del miele (ecco il perché del termine aperìa). Le api svolazzarono felici nel loro ambiente per circa vent’anni, fino all’arrivo di Francesco II. L’ultimo Re delle Due Sicilie effettuò infatti alcuni interventi all’interno della Reggia, tra cui la riconversione dell’aperia in una piccola flora per la coltivazione di piante arboree. Lo spazio fu arricchito con la scultura di Tommaso Solari raffigurante Cerere, realizzata nel 1761 su volontà dello stesso Vanvitelli (ma mai utilizzata).

Il terreno venne diviso in cinque appezzamenti, soprannominati scolle, con ambienti riscaldati e raffreddati artificialmente. Un piccolo gioiello d’ingegneria in pieno stile Neoclassico.

Dopo la fine del Regno delle Due Sicilie, la Reggia di Caserta fu utilizzata principalmente dai corpi militari (qui si firmò uno dei documenti più importanti della Seconda guerra mondiale). L’area della flora voluta da Francesco II finì con l’essere quasi del tutto abbandonata. Negli ultimi anni, tuttavia, vari restauri hanno restituito a casertani e turisti la possibilità di scoprirne la bellezza. Ed ogni estate sono ormai di routine, al suo interno, concerti e spettacoli serali. Un modo davvero piacevole per godersi questa piccola meraviglia.



ORA, si tratta di riempire anche L'Arena di Verona' , restano dei posti in gradinata libera , economici, e da cui si può godere del fantastico spettacolo di proiezioni e luci e dove l'acustica è perfetta 



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