Uno spazio dedicato al Maestro David Garrett,al violinista virtuoso, al giovane che ama il rock.
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domenica 7 giugno 2020

Méditation - Thais nella splendida esecuzione di David Garrett


Jean Veber – Thaïs, copertina  del libretto dell' opera  di Jules Massenet (1894)

«Si tratta di un intermezzo strumentale per violino, tratto dalla comédie lyrique Thaïs di Anatole France . La storia narra di una bellissima cortigiana, che fa innamorare di sé ogni uomo rendendo la corte di Alessandria d’Egitto un luogo di lussurie. Il monaco cenobita Athanaël cerca di convertirla a una vita più spirituale. E riesce nell’intento: Thaïs cambia vita e abbandona la strada del vizio. Sfortunatamente, però, il monaco Athanaël si innamora anch’egli di Thaïs. Ma lei è ormai cambiata e intona un canto meditativo che tocca i vertici del sublime». (cit. Uto Ughi)

Il brano – per violino e orchestra, ma incantevole anche nella riduzione cameristica per violino e pianoforte – è un intermezzo fra la scena in cui si è svolto l’incontro di Thaïs con Athanaël e la decisione della donna di lasciare la precedente vita per consacrarsi a Dio.
Jules Massenet (1842-1912) annota sul pentagramma il titolo di “Méditation”, proprio a sottolineare la solennità del momento in cui la cortigiana decide di mutare vita, dando ancora una volta dimostrazione di quanto la musica sia in grado di leggere gli stati d’animo, di colorare un’emozione particolare, o di suggerire alle donne e agli uomini di ogni tempo un percorso di distacco e di elevazione dalle afflizioni terrene.
La musica descrive il travaglio di Thaïs nel momento della scelta decisiva. Massenet aggiunge al brano l’indicazione agogica di “Andante religioso”, per rendere musicalmente l’emozione della conversione di un’anima. Il brano è introdotto dall’arpa, sulla quale entra il violino con la linea melodica principale, ripetuta due volte, per poi far partecipare l’orchestra segnata da un andamento animato che diventa a poco a poco appassionato. Dopo una sorta di cadenza rientra il violino con il tema principale, e dopo averlo ripetuto due volte si riunisce all’orchestra per terminare di nuovo da solista.
E’ stato scritto che la dolcezza della Méditation per violino e orchestra ha oscurato la bellezza dell’intera opera, Thaïs, che tuttavia contiene pagine di raro lirismo.
(Fonte:https://www.fondazionegraziottin.org/)

Quanto sopra detto, lo ritroviamo nelle esecuzioni di molti grandi violinisti.
Qui non si tratta tanto di sfoggiare tecnica , quanto di rendere attraverso l'archetto che scorre sulle quattro corde un percorso emotivo che passa dalla delicatezza, al pathos, all'incertezza sempre permeati di passione. Una passione che in questo caso necessita di  toni più che intensi trattandosi di una scelta definitiva della propria vita ( Thaïs e la sua conversione)

David Garrett penetra nel brano totalmente, lo esegue un tantino più lento-rispetto, ad esempio, al grande Uto Ughi- ma riesce a rendere ancora  più vivo e sofferto, il momento emotivo della protagonista Thaïs e  di ciò che Massenet voleva esprimere .
QUI  vi è  la conferma...

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