Uno spazio dedicato al Maestro David Garrett,al violinista virtuoso, al giovane che ama il rock.
Racconti,interviste, musica, riflessioni. Senza ordine cronologico. Solo per passione.

Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico. (Niccolò Paganini)

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giovedì 12 marzo 2020

Niccolò Paganini: la leggenda, il mito, l'eccellenza e l'interpretazione di David Garrett ne "Il violinista del diavolo"






























La figura di Niccolò Paganini è una delle più affascinanti della nostra storia: la sua modernità, il successo con le donne, la prodigiosa abilità delle sue lunghe dita nel praticare il pizzicato sulle corde di violino e nel manovrare l'archetto, al pari del mistero su alcuni periodi della sua vita ne hanno alimentato la leggenda. Al cinema è stato incarnato varie volte, nel 1923 dal futuro maggiore Strasser di Casablanca, il grande attore tedesco Conrad Veidt, nel 1946 dal suadente brizzolato Stewart Granger in un film romantico e nel 1989 in una famigerata versione da Klaus Kinski, letteralmente ossessionato dalle similitudini tra la sua vita, sotto il segno della sregolatezza tipica del genio, e quella di Paganini. La migliore interpretazione che ricordiamo, anche ma non solo per l'aderenza fisica, è quella del compianto Tino Schirinzi in un bello sceneggiato televisivo del 1976.

QUI  i video dello sceneggiato del 1976





Immaginate un ragazzo, intento a imparare i primi rudimenti di musica dal padre che lavora nel porto di Genova. Sentite le note alzarsi tra i vicoli stretti, impastati di mare e fatica. Il suo nome, Nicolò Paganini. Ora pensate a quelle stesse note perdersi nel mare, attraversare la storia, e arrivare nelle mani di un altro giovane musicista, capace di farle suonare ancora attraverso il suo più celebre strumento...






































...quel musicista è David Garrett  che  nella sua carriera ha avuto la fortuna di suonare strumenti importanti: «Un Guarneri del Gesù soprannominato da Paganini il Cannone uno dei due violini più famosi al mondo, insieme al Messiah di Stradivari. Non solo per la bellezza, ma anche per il suono e soprattutto per le condizioni di conservazione, fondamentali per la qualità sonora».Un legno che sembra aver catturato ogni piega di storia vissuta, custodendo l'animo di chi l'ha suonato. In primis di quello stesso Paganini a cui Garrett ha anche prestato il corpo, e soprattutto la voce musicale, nel film "Il violinista del diavolo", presentato proprio in anteprima a Genova nel 2014.
© Picture Alliance


© Picture Alliance
Come concertista, Garrett condivide con Paganini la vita di tournée, i rapporti con gli impresari e coi fan, il successo con le donne (supponiamo) e il fatto di essere una personalità di rilievo. E solo un virtuoso del violino, a suo dire, sarebbe stato capace di rendere giustizia a Paganini. Per il timore di assistere all'ennesimo spettacolo di un attore che fa manifestamente finta di suonare, ha dunque deciso non solo di eseguire e riarrangiare la colonna sonora del film, ma anche di interpretarlo.

Saggiamente, Bernard Rose e David Garrett lasciano sulle spalle di altri e ottimi attori il peso di sostenere l'interpretazione del film, a partire dal sempre bravissimo Jared Harris nel ruolo del mefistofelico impresario, mentre il protagonista ha poche scene di dialogo e parla soprattutto con la voce del suo strumento. Quando sulla scena impugna l'archetto e dà vita alle armonie, ai capricci e alle bizzarre contaminazioni di Paganini, il film prende vita e vola. Non ci si sofferma sulla biografia  (anche se tutti i particolari tecnici sono esatti, come ci ha raccontato proprio Garrett), il film evidenzia più la leggenda del patto col diavolo che  una vita ancora avvolta nell'ombra, caratterizzata dall'idolatria del pubblico e dall'odio dei fanatici.
 La messinscena è curata e la storia è al tempo stesso romantica e tragica, come quelle degli sceneggiati di un tempo. Non manca un amore infelice che farà sospirare il pubblico femminile, ma il motivo migliore per vedere questo film  è il fatto di potere non solo ascoltare ma anche vedere la musica di uno dei nostri più grandi e moderni artisti, evocata dallo straordinario omaggio di un suo emulo nato 200 anni dopo di lui.

 E' una rielaborazione del secondo movimento (adagio flebile con sentimento) del concerto per violino n.4 in Re minore di Paganini. Garrett l'ha magistralmente ripresa ma la fonte da cui sgorga la melodia e' del Grande genio.
 

IL FILM E' ACQUISTABILE IN DVD qui (anche con Bonus Cultura) 
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FONTI : https://www.broadwaypictures.it/435775199

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