Uno spazio dedicato al Maestro David Garrett,al violinista virtuoso, al giovane che ama il rock.
Racconti,interviste, musica, riflessioni. Senza ordine cronologico. Solo per passione.

Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico. (Niccolò Paganini)

SITO UFFICIALE DI DAVID GARRETT

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venerdì 15 marzo 2019

L'anima di David Garrett nelle opere di Giuseppe Tartini

L'italiano Giuseppe Tartini ogni volta che sentiva suonare con destrezza diceva: «Questo è bello, questo è difficile, ma non parla all'anima!».

 David Garrett in questo 'Trillo del Diavolo' di Tartini fa arrivare il suo violino all'Anima. E' qui la sua grandezza! (p.s. Notare i giovani dell'orchestra che 'guardano' più David che non il direttore  ...! )

  Secondo un aneddoto, riportato dall'astronomo francese Jérôme Lalande nel libro "Voyage d'un Français en Italie, fait dans les années 1765 et 1766" ("Viaggio di un francese in Italia, fatto negli anni 1765 e 1766"), l'ispirazione che porterà alla nascita della sonata Il trillo del diavolo deriva da un sogno, fatto in una notte del 1713, descritto così dal compositore: «Una notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato da questa violenta sensazione e presi all'istante il mio violino, nella speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena ascoltato, ma invano. Il brano che composi è, in verità il migliore che abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che m'aveva così emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per sempre la musica se mi fosse stato possibile privarmi delle gioie che mi procurava.»


 

sabato 9 marzo 2019

David Garrett e le 'sue' composizioni


In questa intervista italiana, in occasione del tour dell'ottobre scorso, David spiega i 'non-confini' tra i vari generi e si definisce semplicemente un musicista che ama suonare...


Tuttavia, accanto ai ri-arrangiamenti, mi piace porre l'accento sulle composizioni 'originali' dello stesso David che hanno tutte un denominatore comune: una forte melodia, qualche nota malinconica, insomma una musica che forse esprime una buona parte del 'sentire' del nostro artista.

 “Furious”, “Explosive”, o "Rock Prelude" dall'album Encore  hanno potenza e ritmo, altre, non molto diffuse, ci regalano un Garrett più dolce e romantico.

Mi riferisco a "Eliza's  Song"  da Virtuoso -2007, "New Day ","Chelsea Girl", "Winter Lullaby"  tutte da Encore 2008 . Proseguendo con "80s Anthem" ,"Rock Symphony"  da Rock Symphonies 2010, "Ma Dove Sei" e Melancholia/Lost Memory,da  Garrett Vs Paganini 2013 e  "Serenity instrumental", "Midnight Waltz"  da "Explosive"   2015.

In merito all'ultima traccia-che sembra essere dedicata a sua madre, ex prima ballerina-, David dice:  " Midnight Waltz è la mia interpretazione di un genere tradizionale e amato. Mentre stavo scrivendo, mi sembrava di usare un approccio leggermente diverso. Storicamente un valzer è sempre noto per essere molto leggero e positivo. Volevo cambiarlo e creare qualcosa di un po' più scuro con più profondità " .

Ascoltare alcuni di questi brani composti da lui, è l'unico modo per cogliere quel 'denominatore comune' sopra citato , e che fa entrare un po' meglio nel cuore di David , motore primario che lo spinge a comporre, suonare, emozionarsi, emozionare .